Si è tenuta a Londra domenica 13 ottobre 2019 la gara podistica denominata Royal Park Half Marathon con 17.000 iscritti in un percorso che ha portato i partecipanti attraverso il centro della città ed in particolare Trafalgar square per ben 2 volte e The Mall davanti a Buckingham Palace. Poi la gara è proseguita attraverso i 4 parchi principali con partenza ed arrivo ad Hyde Park e attraverso Kensington Garden , Green Park e St.James Park.
Il tempo tipico londinese non ha aiutato i podisti ma l’incitamento del pubblico assiepato lungo tutto il percorso ha fatto si che la pioggia non fosse un problema.
Questo tipo di competizione è dedicata alla raccolta fondi per le “charity” e cioè per le decine di associazioni di volontariato che svolgono una attività di sensibilizzazione ai vari obiettivi che le stesse si prefiggono, ad esempio la lotta contro i tumori o rendere la vita migliore ai malati fino ad arrivare all’aiuto agli animali randagi.
La gara di Londra è stata proprio questo, infatti i partecipanti correvano con le casacche delle associazioni con messaggi alquanto coloriti e con la parte di pubblico che al loro passaggio agitavano bandiere e vessilli e non lesinavano incitamento.
Chiaramente essendo una gara per la raccolta fondi non c’erano ingaggi e atleti di rilievo internazionale. Chi ha vinto ha corso in 1 e 06 minuti che per i tempi che vengono rilevati in questo periodo è alto e non particolarmente significativo. Non hanno partecipato né top runner né “lepri” ma il fiume di podisti che hanno invaso letteralmente il centro di Londra è stato uno spettacolo unico con la folcloristica partecipazione di maschere e travestimenti.
Erano presenti anche podisti di Osimo della Bracaccini che tramite la società Terramia avevano organizzato la trasferta londinese. Di assoluto rilievo la prestazione di Valentino Carbonari che con il tempo di 1 ora 52 minuti e 59 secondi si è classificato la 22° su 240 partenti nella categoria 60 anni (quindi ben oltre il limite della categoria del runner osimano che di anni ne ha 70 compiuti) e 2° degli italiani. Anche Stefano Binci e Maria Cristina Conti hanno chiuso la gara rispettivamente in 1 ora 33 minuti e 58 secondi e 1 ora 46 minuti e 34 secondi rientrando fra i primi delle rispettive categorie .
Complimenti alla perfetta organizzazione inglese che ha sopperito anche alle intemperie del tempo con tempi di attesa per le incombenze sia alla partenza che all’arrivo veramente irrisori.
ALESSANDRO BALZANI