Domenica scorsa è stata una grande festa per i 15mila atleti agonisti e amanti del correre domenicali che hanno preso parte alla Maratona di Ravenna Città d’arte , prova valida per l’assegnazione dei titoli tricolori assoluti
Un grande successo per gli organizzatori che sono riusciti quest’anno ad incrementare di oltre il 40% il numero dei partecipanti, rispetto ai 10mila dell’anno scorso,
La gara clou della manifestazione, giunta quest’anno alla sua ventesima edizione, ha visto schierati ai nastri di partenza oltre 1650 atleti.
Avvincenti le lotte per la conquista di entrambi i titoli tricolori.
Nella gara maschile il 28enne palermitano di Altofonte, Alessio Terrasi del G.P. Parco Alpi Apuane, autore di un clamorosa rimonta è riuscito a superare negli ultimi metri il piemontese Francesco Bona del G.S. Aeronautica Militare.
Oltre ad aggiudicarsi il suo primo titolo Italiano e riuscito a stabilire il suo personale in 2h. 19’14’’.
Altrettanto significativa la vittoria ottenuta in campo femminile dalla giovane Senior Eleonora Gardelli della A.S.D. Corri Forrest che in volata a preceduto sul traguardo, la più esperta Elisa Zanoni dell’Atletica Faenza.
A difendere i colori osimani in questa importante manifestazione Massimilino Strappato e Matteo Pierucci dell’Atletica Amatori Osimo Bracaccini.
Massimiliano Strappato, inserito dall’organizzazione nel gruppo dei top runner, giunto all’appuntamento in condizioni fisiche non ottimali ha chiuso la sua gara al 5° posto nella classifica degli atleti Italiani .
Il tempo impiegato è stato di 4 minuti sopra il suo personale stabilito tre anni in 2h. 25minuti sempre su questa Maratona di Ravenna.
Una considerazione e d’obbligo nei confronti di un atleta serio e professionale come Massimiliano, di aver portato a termine otto maratone tutte sotto le 2 ore e trenta minuti.
Insieme a lui ha preso parte alla gara Matteo Pierucci, alla sua seconda esperienza su di una maratona con un real time di 3h.30’41” è riuscito ad abbattere di 7 minuti il suo precedente personle..
Tempo che poteva essere sicuramente migliore se non avesse accusato nel fine gara dolorosissimi crampi causati dall’acido lattico accumulato nei lunghi 42.197 metri.
Gianni Le Moglie